Primo mistero della Luce: Battesimo di Gesù al Giordano - con meditazioni tratte dai testi di Maria Valtorta adoriamo il Signore con la preghiera, ringraziamo il Signore con la preghiera, abbracciamo il Signore con la preghiera La Santissima Trinità

MISTERI DELLA LUCE

Primo Mistero
Battesimo di Gesù al Giordano



Lungo la riva del Giordano vi sono molti uomini, vestiti in maniere diverse. Alcuni paiono popolani, altri dei ricchi, non mancano alcuni che paiono farisei per la veste ornata di frange e galloni.
In mezzo ad essi, in piedi su un masso, vi è il Battista.

Parla annunciando il Messia ed esortando a preparare i cuori alla Sua venuta estirpando da essi gli ingombri e raddrizzando i pensieri.

È un parlare vorticoso e rude.
Il Precursore non ha la mano leggera di Gesù sulle piaghe dei cuori.
È un medico che denuda e fruga e taglia senza pietà.

Gesù, è solo.
Cammina lentamente, venendo avanti, alle spalle di Giovanni. Si avvicina senza rumore e ascolta intanto la voce tuonante del Penitente del deserto, come se anche Gesù fosse uno dei tanti che venivano a Giovanni per farsi battezzare e per prepararsi ad esser mondi per la venuta del Messia.

Sembra che Giovanni senta una emanazione di spiritualità speciale. Si volge e individua subito la fonte di quell’emanazione.
Scende con impeto dal masso che gli faceva da pulpito e va sveltamente verso Gesù, che si è fermato qualche metro lontano appoggiandosi al fusto di un albero.

Giovanni, dopo averlo scrutato col suo occhio penetrante, esclama:

Ecco l’Agnello di Dio.

Come è che a me viene il mio Signore?

Gesù risponde placido:

Per compiere il rito di penitenza.

Mai, mio Signore. Io sono che devo venire a Te per essere santificato, e Tu vieni a Me?

E Gesù, mettendogli una mano sul capo, perchè Giovanni s’era curvato davanti a Gesù, risponde

Lascia che si faccia come voglio, perchè si compia ogni giustizia e il tuo rito divenga inizio ad un più alto Mistero e sia annunciato agli uomini che la Vittima è nel mondo

Gesù si leva il manto, la veste e la tunica, rimanendo con una specie di corti calzoncini, per poi scendere nell’acqua dove lo aveva preceduto Giovanni, che lo battezza versandogli sul Capo l’acqua del fiume, presa con una specie di tazza, che il Battista tiene sospesa alla cintola.

Mentre Gesù risale la riva e, dopo essersi vestito, si raccoglie in preghiera, Giovanni lo addita alle turbe, testimoniando di averlo conosciuto per il Segno che lo Spirito di Dio gli aveva indicato quale indicazione infallibile del Redentore


Gesù

Io non avevo bisogno di battesimo.

Ma la Sapienza del Signore aveva giudicato esser quello l’attimo e il modo dell’incontro.

E, traendo Giovanni dal suo speco nel deserto e Me dalla mia casa, ci unì in quell’ora per aprire su Me i Cieli e farne scendere Se stesso, Colomba divina, su Colui che avrebbe battezzato gli uomini con tal Colomba, e farne scendere l’annuncio, ancor più potente di quello angelico perchè del Padre mio:

“Ecco il mio Figlio diletto col quale mi sono compiaciuto”.

Perchè gli uomini non avessero scuse o dubbi nel seguirmi e nel non seguirmi




Litanie della Santissima Eucarestia
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